Lungo Livigno Fashion

ANDROGYNOUS: BE YOURSELF!

Gli abiti maschili indossati da Marlene Dietrich, il look genderless del duca bianco, David Bowie.
Solo due dei tanti nomi-emblema della filosofia genderless.

Se la moda genderless è ora sinonimo di ribellione agli stereotipi imposti dalla società, in origine, furono le necessità portate dalla guerra a imporre il cambiamento. Quando le donne entrarono in fabbrica, al posto dei soldati impegnati al fronte, non avrebbero potuto farlo con corsetti e gonne lunghe. Era l’inizio della trasformazione. Nel 1975 Yves St Laurent lanciò lo smoking femminile e subito dopo, nel ’68, le ragazze diedero una spallata alle differenze di genere, scoprendo di essere sexy anche in jeans e t-shirt, la divisa degli scaricatori portuali.

L’emancipazione del concetto genderless nella moda è perciò un merito da imputare alla determinazione femminile. Mentre le donne sono state veloci a mischiare le carte, per gli uomini il no gender sembra più lento ad affermarsi. Le gonne da uomo che si sono viste in passerella, appaiono ancora troppo ardite, anche se per secoli sono state indossate da “uomini veri”, come gli highlanders scozzesi o i samurai giapponesi. Ma il cammino è segnato: nessun maschio si sente oggi sminuito indossando tessuti preziosi, tagli slim, fantasie floreali o colori accesi.
Perché questo è androgynous: il futuro della moda, aperta e senza limiti.

CREDITI:
PHOTOGRAPHER: Francesco Bartoli Avveduti
ART DIRECTOR & STYLIST: Ilaria Leoni
MODEL: Bruno Ceci
ASSISTANT STYLIST: Chiara Cantoni, Michela Radice

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